Tipologie personaggi

Premetto che per tentare di suddividere in categorie quanto di seguito riportato è decisamente arduo, indi per cui andremo per gradi, con estrema calma e per nulla in maniera caotica anche se ci troviamo in una sorta di antro tra l’urban fantasy ed il mitologico.
Nota a margine: accanto ad ogni tipologia generica c'è, tra parentesi, come essa è identificata nel gioco di ruolo.

In sé e di per sé non sono propriamente tali, ma solamente incarnazioni di esse. Posseggono ogni genere di abilità soprannaturale, come riportato nella mitologia, di qualunque filone essa sia, e, di conseguenza sono le creature più potenti presenti sul suolo terrestre.
Per incanalare i loro poteri, a prescindere da quali essi siano, usufruiscono di una sorta di artefatto che permette loro di acuire il loro potenziale, essendo esso inibito dall’involucro umano che posseggono per vagare, tranquillamente, sulla Terra.
Posseggono, loro malgrado, un malus non da poco: se usufruiscono fin troppo del loro potenziale ultraterreno, il corpo che posseggono subirà gravi danni e ciò comporterà che dovranno divenire ospite di un altro Prescelto accuratamente indicato dalla loro Organizzazione di appartenenza, se ne fanno parte.
Ogni Divinità ha un artefatto che gli permette di incanalare i suoi poteri, oltre ad avere la capacità di riconoscere i loro affini, se facenti parte del medesimo Pantheon, altrimenti percepiranno solamente un'aura similare alla loro senza poter riconoscere la Divinità che hanno di fronte.

Come volevasi dimostrare, se gli Dei giungono sulla Terra anche se con le sembianze di tramiti devoti alla causa, ci ritroviamo a parlare di semidei, ossia la cosiddetta “prole” derivata da una creatura divina ed un semplice essere umano.
Queste creature possono o essere a conoscenza del loro legame biologico con la creatura divina reincarnata o meno. A prescindere da ciò, comunque, posseggono abilità innate legate al potere della divinità dalla quale derivano, ma che possono manifestare con minore intensità e potenziale rispetto al genitore divino.
Essendo diretti discendenti di una creatura divina, nonché mitologica, se identificati, sono tenuti a palesarsi presso l’Organizzazione di appartenenza del genitore divino e prestare giuramento presso essa.

Sono identificati come “sacerdotesse” o “sacerdoti” all’interno delle Organizzazioni che vogliono raggiungere i loro scopi sul suolo terrestre. Di base hanno una buona conoscenza dei miti e delle leggende legati alla divinità evocata e possono, di conseguenza, esercitare la magia, ma solamente tramite rituali che prevedono iscrizioni su materiali fisici o sulla loro pelle.
Hanno una sorta di “bonus malus” non da poco: sono in grado di contenere, parzialmente, il potere della divinità evocata essendo essa presente in un corpo umano solamente grazie a loro ed alle loro conoscenze in ambito esoterico.
Essendo i Sacerdoti e le Sacerdotesse in grado di manifestare il loro potenziale esoterico solamente tramite iscrizioni, spessi e volentieri esse sono riportate direttamente sulla loro pelle e mascherano tutto ciò con tatuaggi o affini per non essere riconosciuti dai cosiddetti Comuni.

Tutti noi conosciamo, tramite l’etimologia spicciola dei termini appena enunciati, cosa sono gli “angeli” ed i “demoni”, proprio per questo siamo qui a spiegarvi come interagiscono costoro con il resto delle creature presenti in circolazione.
All’apice delle due Organizzazioni vi sono un Serafino ed un Demone Superiore ed essi vengono definiti “Titolari” o “Luce” ed “Ombra”.
Poco più in basso nella gerarchia, troviamo i cosiddetti “Maestri”, ossia coloro che addestrano, selezionano e controllano che i “Sacerdoti” ed i “Prescelti” svolgano a dovere i loro compiti. Sono pure i fidati consiglieri dei “Titolari”.
I loro poteri variano in base all’inquadramento che hanno di base, ossia se devoti alla luce o all’ombra, ma non possono, a prescindere da esso, esercitare poteri che vadano ad intaccare il libero arbitrio delle persone sulle quali operano.
Come per le divinità, essendo costoro presente o celestiali o infernali, necessitano di un corpo per potersi manifestare sul suolo terrestre e per poter interagire pubblicamente.

Come appena descritto, gli Angeli ed i Demoni posseggono corpi umani per manifestarsi. Ciò può comportare eventuali unioni con soggetti prettamente umani e ciò sfocia nella creazione di ibridi, ossia o creature che per metà sono celestiali o che sono mezze infernali; tali incroci sono meglio conosciuti con il nome di “Sensitivi”, ossia quelle figure, all’interno delle Organizzazioni, che hanno visioni a cadenza naturale o che gli vengono indotte o dal proprio genitore angelico/demoniaco o dai Titolari stessi.
Non hanno legami esterni alle Organizzazioni e, spesso e volentieri, sono soggetti strettamente legati alla cosiddetta “cerchia interna” delle Organizzazioni stesse. A loro, onde evitare che possano malauguratamente perdere il loro potenziale entrando in contatto con un qualunque esponente ibrido o meno della fazione opposta, viene esplicitamente proibito di lasciare le mura dell’Organizzazione se non in casi più unici che rari.

Tutti voi conoscete questa branca di personaggi, ma è meglio definire alcuni dettagli.
Tra loro si celano i cosiddetti “Prescelti”, ossia coloro i quali sono destinati a divenire i tramite o delle Divinità stesse, o dei Maestri. Peccato che questi soggetti siano prettamente ignari del loro destino, ossia il ritrovarsi a spartire il corpo con una presenza ultraterrena che, senza chiedere il permesso, non lascerà scampo alla loro anima bruciandola all’istante e facendo, così, trapassare il legittimo possessore del corpo a favore dell’ospite.
Tutti gli altri esseri umani esterni a questa specifica branca di pochissime persone che soddisfano determinati requisiti, sono definiti “Comuni” dai membri delle Organizzazioni.

Costoro sono umani a tutti gli effetti, ma conoscono fin troppo bene il lato “non razionale” del mondo, ossia sono a conoscenza di tutto ciò che non è prettamente umano, ossia dalle divinità reincarnate, ai meri ibridi tra creature ultraterrene e poveri umani ignari della natura degli altri.
Costoro sono conosciuti come “Guardiani”, se facenti parte delle Organizzazioni, o come “Idre”, se disertori delle Organizzazioni a favore di un possibile ibrido fuggito da esse o meno. La scelta dell’Organizzazione di appartenenza, come del non aggregarsi ad esse è a pura discrezione del Cacciatore, anche se le Organizzazioni stesse cercano di detenere il monopolio di questi soggetti in quanto un Cacciatore “senza credo” o “Idra” è decisamente difficile da gestire in quanto a conoscenza di fin troppe informazioni ostiche e delicate.
Questo genere di umani ha conoscenze esoteriche di base ed un’ottima conoscenza di ogni genere di arma, oltre ad uno spiccato istinto di sopravvivenza e quasi nessun legame familiare dato che, spesso e volentieri, hanno perso i genitori per mano di qualche problema in qualche Organizzazione da parte di una qualunque presenza non totalmente umana.

Mai si sono registrati casi di Ibridi che siano sopravvissuti più di un mese all’esterno di un’Organizzazione, seppur, tra le mura delle stesse, essi siano ripudiati e rinchiusi, torturati e condotti alla morte o per stenti o tramite riti appositi effettuati dai Sacerdoti più potenti e fidati dei Titolari.
Coloro, comunque, che fanno parte di questa categoria, seppur più unici che rari, sono l’incrocio tra un soggetto con peculiarità angeliche ed un altro con peculiarità demoniache. Il nascituro, di conseguenza, ha il potenziale, latente, di un semidio, ma ne è totalmente ignaro. Nella maggior parte dei casi il soggetto impazzisce prima del compimento del decimo anno di età.
Nel caso in cui il soggetto sopravvivesse, risponderà al nome di “Reietto” e non potrà, in alcun modo, vedere la luce del sole, oltre ad avvicinare la parte genitoriale dell’Organizzazione che lo detiene sotto custodia.
Dato quanto questi soggetti siano potenzialmente pericolosi, viene affiancato loro, sin dalla nascita, un Guardiano, di alto grado di esperienza, che sia in grado di sedare ogni genere di euforia, emozione o piacere che possa albergare nel cuore del soggetto.